Il Crotone incappa nella seconda sconfitta consecutiva maturata in casa davanti al proprio pubblico che lascia l’amaro in bocca per quello che poteva essere e non è stato, visto che dagli altri campi arrivavano notizie positive e con una vittoria da 3 punti si sarebbe balzato in testa alla classifica sorprendendo tutti gli addetti ai lavori, ed invece con le pive nel sacco la squadra guidata da mister Argirò per la squalifica di Asteriti non riesce a togliere fuori una prestazione maiuscola restando dietro al 3 posto in classifica a soli 2 punti di scarto.
La gara inizia subito bene per il Gioiosa che senza freni inibitori gioca in scioltezza mettendo subito sul vassoio le bombe della gigantesca Diago atleta cubana che mette a terra 6 palloni di seguito e scava il primo solco nel punteggio, il Crotone risponde di squadra ma il divario arriva sul 19-14 dove solo i cambi e time out rimettono un po di verve alle pitagoriche che riescono a giocarsi il set sul filo di lana ma senza il guizzo vincente.
Al cambio campo mister Argirò cambia rotazione, Braichuk e Cesario hanno compiti differenti e Gambuzza al centro viene chiamata spesso in causa, il Crotone gioca il miglior set della gara, annichilisce le avversarie che ricorrono ai cambi senza sortire un cambio tendenza, Reale da posto 2 una vera spina nel fianco mette a terra tanti palloni ed il pareggio è una cosa fatta.
Nel 4 set il Gioiosa gioca senza tensione, il Crotone cambia Ferrero e inserisce Sitra, Pioli cerca di dare la scossa ma si arranca, la tensione attanaglia la mente delle più giovani arrivano errori banali che spianano la strada alle avversarie che allungano definitivamente sul finire del set passando dal 20-20 al 24-21 e chiudendo il set con l’ennesima bomba di Diago sicuramente un lusso per questa categoria.
Mister Argirò: perdere in casa è bruttissimo, ma oggi abbiamo regalato la prima parte del primo set e la parte finale del 3 set dove invece dovevamo dare la scossa giusta per portare a casa la vittoria, non ci resta che ritornare in palestra a lavorare ed aspettare tempi migliori.